FAQ – IL CANCRO

Le cellule dei tumori benigni crescono lentamente e non sono in grado di diffondersi ad altre parti dell’organismo. Tuttavia possono lo stesso causare problemi alla salute. I tumori maligni sono invece formati da cellule che possono invadere i tessuti circostanti. Le cellule di un tumore maligno possiedono poi la capacità di staccarsi e crescere a distanza. Quando raggiungono una nuova sede, le cellule possono continuare a dividersi, dando così origine a una metastasi.
In Italia negli ultimi anni si è registrato un incremento costante di persone che vivono con una diagnosti di cancro. Erano meno di un milione e mezzo all’inizio degli anni Novanta, 2 milioni e 250mila nel 2006, circa 3 milioni e 370mila nel 2018. Nel 2020 saranno 4 milioni e mezzo. Oggi sei pazienti su dieci riescono a sconfiggere la malattia grazie ad armi terapeutiche sempre più efficaci.
Diverse forme di tumore sono determinate da infezioni virali. Il Papilloma virus umano (HPV), per esempio, può provocare principalmente il cancro della cervice uterina (di testa e collo). E’ però anche responsabile di diverse neoplasie genito-urinarie tra cui quella della vulva, della vagina e del pene. Questo agente patogeno si trasmette per via sessuale.
Circa il 30% di tutti i casi di cancro sono riconducibili ad una dieta scorretta sia in termini qualitativi che quantitativi. Oltre al carcinoma della prostata e del rene le neoplasie più influenzate dalla nostra nutrizione sono quelle al colon retto, seno, pancreas, fegato, ovaio, esofago, cervice, utero ed endometrio.Per questo si raccomanda il consumo di una dieta sana ed equilibrata come quella mediterranea. Via libera quindi a frutta e verdura (fresche e di stagione), cereali (soprattutto integrali) pesce azzurro (ricco di preziosi grassi omega-6) e olii vegetali (oliva, mais e girasole).
Con prevenzione terziaria si intende la prevenzione delle cosiddette recidive (ricadute) o di eventuali metastasi dopo che la malattia è stata curata. Si fa carico delle problematiche insorte durante il percorso terapeutico dei pazienti, con pratiche quali l’assistenza domiciliare, la riabilitazione fisica e psichica e il reinserimento sociale e occupazionale del malato oncologico. Ha inoltre come obiettivo la prevenzione o il controllo dei sintomi della neoplasia o delle complicazioni causate dalla terapia. Aiuta a: migliorare la qualità di vita, aumentare la sopravvivenza e ridurre la mortalità.
La legge italiana protegge un lavoratore colpita dal cancro. Ha infatti il diritto di essere assegnato a mansioni adeguate alla sua capacità lavorativa. E se le sue condizioni di salute si aggravano con conseguente riduzione o modifica della capacità di lavoro, ha il diritto di essere assegnato a mansioni equivalenti o anche inferiori, purché compatibili con le sue condizioni, mantenendo in ogni caso il trattamento corrispondente alle mansioni di provenienza. Il lavoratore può anche chiedere di non essere assegnato a turni di notte e può anche usufruire di forme di flessibilità per conciliare i tempi di cura con il lavoro (come il tempo parziale). Analogo diritto è riconosciuto, in forma attenuata, ai familiari lavoratori.